Extra! Music Magazine sostiene il progetto di crowdfunding “WISH YOU WERE HERE” ideato da THIS IS NOT A LOVE SONG e dedicato ai concerti che hanno fatto la storia della Musica, quei concerti ai quali tutti avremmo voluto assistere. 32 biglietti di 32 concerti epocali, che al loro interno racchiudono 32 manifesti esclusivi illustrati da 32 tra i migliori fumettisti italiani. Il tutto anche in sostegno di 10 live club, grazie a un crowdfunding attivo dal 24 maggio fino al 30 giugno su Produzioni dal Basso. Per aderire all’iniziativa potete saperne di più sul sito https://www.produzionidalbasso.com/project/wish-you-were-here/#Biglietti-manifesti
La fotografia dei Cure dei primi anni Novanta è quella di Wish, un album meno oscuro e cupo rispetto al suo predecessore: il capolavoro dark Disintegration (1989). Wish è infatti un disco più marcatamente rock, ricco di chitarre e tastiere, con fresche ventate pop come quelle di “Friday I’m In Love”. Con Wish c'è anche un cambiamento nella formazione: Perry Bamonte sostituirà Roger O'Donnell. Il tour di promozione dell'album segnerà un ulteriore successo per i Cure, consacrando definitivamente la band.
È proprio durante il “Wish Tour” che i Cure faranno tappa per ben tre date, 19, 20 e 21 ottobre 1992, a Le Zénith di Parigi. In quell'occasione verrà registrato dal vivo l'album Paris, che uscirà poi il 26 ottobre dell'anno successivo.
Con una scaletta che cambierà di serata in serata, e le solite due/tre ore di live tipiche dei Cure, con diversi encore, i concerti allo Zénith lasciano trasparire un lato fortemente introspettivo ed emozionale della band, complice anche l'affiatamento del pubblico di tutte le età, una scenografia grandiosa e il tripudio di luci sul palco, capaci di ricreare un'atmosfera fatta di vuoti e pieni, ombre e colori.
La voce di Robert Smith come sempre scava le parole, le viviseziona con rabbia e decadenza, con quella voce a volte spezzata, sgretolata dalle sue stesse intenzioni. Simon Gallup manovra sapientemente il suo basso bianco e nero; la chitarra di Porl Thompson, incide con forza sulle melodie, la new entry Bamonte si alterna tra chitarre e tastiere, mentre la ricchezza ritmica della batteria di Boris Williams, dà un apporto incisivo alle canzoni dal vivo.
In questa tre giorni di live parigini, traspare la forza ammaliante dei Cure, quella che conserva il crepuscolo e l'alba, le tenebre e la luce, quella che canta l'amore e la morte e che ha affascinato, e affascina tutt'ora, i fan di tutto il Mondo.
Setlist 19 ottobre Intro Tape
Mainset Open High Pictures Of You Lullaby Just Like Heaven Fascination Street At Night One Hundred Years The Big Hand Dressing Up Let's Go To Bed Friday I'm In Love Fire In Cairo In Between Days From The Edge Of The Deep Green Sea Never Enough Cut End
Encore 1: Catch Hot Hot Hot!!! Why Can't I Be You
Encore 2: Three Imaginary Boys Play For Today Boys Don't Cry
Encore 3: To Wish Impossible Things A Forest
Setlist 20 ottobre Intro Tape
Mainset Open High Pictures Of You Lullaby Just Like Heaven Fascination Street A Night Like This Trust Charlotte Sometimes The Walk Let's Go To Bed Friday I'm In Love It's Not You Inbetween Days From The Edge Of The Deep Green Sea Never Enough Cut End
Encore 1: Lovesong Close To Me
Encore 2: The Figurehead In Your House Boys Don't Cry
Encore 3: Dressing Up A Strange Day Faith
Setlist 21 ottobre
Intro Tape
Mainset Shake Dog Shake High Pictures Of You Lullaby Just Like Heaven The Big Hand One Hundred Years Apart A Letter To Elise Doing The Unstuck Let's Go To Bed Friday I'm In Love Inbetween Days From The Edge Of The Deep Green Sea Never Enough Cut End
Encore 1: Catch Close To Me Why Can't I Be You
Encore 2: M Primary Boys Don't Cry
Encore 3: A Forest Forever
Articolo del
24/06/2021 -
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